“Manca l’agibilità al Cineteatro S. Caterina!”, annullato “Shuma” e tutti gli spettacoli di Natale nella sala
“Manca l’agibilità”, “la struttura non è idonea alla realizzazione di eventi e spettacoli” . E lo si scopre nel bel mezzo del cartellone natalizio, con una compagnia teatrale, la Santa Briganti, che aveva già venduto la metà dei ticket per lo spettacolo “Shuma” (di e con Peppe Macauda) che doveva andare in scena questa domenica, 17 dicembre e con tre repliche per gli studenti lunedì 19. Ne avevamo scritto un articolo solo poco fa, e adesso diamo già notizia del suo annullamento.
Ma non solo Shuma. C’era scuole che domani avrebbero dovuto proiettare il cortometraggio sulla Cultura della Legalità, c’era la Fidapa che martedì 19 dicembre aveva promosso il concerto Stidda di l’Oriente. Ma lo si sa adesso. Solo adesso: al Cineteatro S. Caterina manca l’agibilità.
E la notizia, arriva come un pugno allo stomaco, e porta con sè tanta tristezza in una Rosolini che è rimasta – con un Attilio del Buono e un oratorio S. Domenico Savio ancora chiusi per lavori – senza luoghi destinati al teatro. Perchè il caso di “Shuma”, quella favola umana sull’immigrazione che ha già commosso tantissimi teatri italiani e che finalmente arrivava a Rosolini, non è solo il caso in sè, di uno spettacolo altissimo programmato già da settembre e annullato 4 giorni prima per mancanza di agibilità. Il caso di Shuma, è tanto, tanto altro.
È una brutta figura che trascina con sè un senso di vuoto: il vuoto di Rosolini per quei cittadini che in questo cartellone natalizio ci avevano trovato almeno un appuntamento più alto: quello con la riflessione, con la cultura, con la sensibilizzazione al tema dell’immigrazione, al tema della “stessa umanità”.
A darci la notizia dell’evento annullato, è stato proprio Peppe Macauda, incredulo che a quattro giorni dall’evento sul quale avevano investito risorse e per il quale avevano già venduto molti ticket, si senta dire – “Non è possibile fare lo spettacolo. Al cineteatro manca l’agibilità”. L’assessore Piazzese, che ha avuto la responsabilità di comunicarlo, ne ha mostrato un estremo dispiacere. “Estremamente dispiaciuta – si è detta, ho cercato in tutti i modi una struttura adatta a quel tipo di spettacolo, ma se ne siamo sprovvisti. Non sapevo che il cineteatro non fosse agibile. È una cosa che purtroppo non dipende dal Comune – ci spiega. “Per tutti gli eventi del cartellone natalizio è necessario chiedere una autorizzazione alla Questura. Abbiamo chiesto di documenti alla parrocchia che purtroppo non li ha forniti perchè non aggiornati. Come Comune non possiamo far nulla per rimediare. Il cineteatro senza quei documenti, deve restare chiuso”. “Per nostro immenso dispiacere, ma ci prendiamo l’impegno di portare in scena questo spettacolo non appena il cineteatro S. Caterina sarà agibile o l’Attilio del Buono pronto. E’ uno degli eventi che anche in sede consiliare abbiamo tanto annunciato e a cui tenevamo molto”.
Il cineteatro insomma, non è agibile. Don Stefano Trombatore, che abbiamo sentito telefonicamente per chiedere lumi su quanto accaduto, spiega che la parrocchia non ha rinnovato i documenti per l’agibilità del luogo, e che non sarebbe una questione nemmeno tanto semplice. “Ci sono requisiti che allo stato la struttura non soddisfa e che richiedono anche molti investimenti – spiega Don Stefano- per cui dubito che si possa ottenere l’agibilità in poco tempo. Si parla di mesi, ma potremmo anche pensare di chiudere al pubblico il cineteatro e rendere fruibile la sala alle sole attività interne alla parrocchia. Una decisione che comunque non sarà mai, se ne discuterà in Consiglio pastorale”.
Il rischio è di perdere un’altra sala, l’unica che in questi anni, ha salvato quel poco che restava in termini di spettacoli, dibattiti, e cultura. Intanto per la brutta figura, il minimo che si possa fare è chiedere scusa alla Santa Briganti.
Rosolini, non è ancora pronta.
Enrica Odierna
